Amianto e materiali pericolosi
Il lavoro del perito accreditato.

Fasi operative, tecniche di analisi e protocolli da seguire per condurre una perizia accurata sui materiali pericolosi.

Come Effettuare una Perizia per Materiali Pericolosi

Nel settore edilizio, la gestione dei materiali pericolosi rappresenta una questione critica, poiché la presenza di tali sostanze nelle strutture può costituire una grave minaccia per la salute umana e l’ambiente. Se non opportunamente identificati e trattati, questi materiali possono generare rischi significativi sia a livello individuale che collettivo.
In questo articolo, analizzeremo in modo dettagliato l'identificazione dei materiali pericolosi, il processo di perizia e le migliori pratiche per la loro gestione, con l'obiettivo di garantire un approccio responsabile ed efficace.


Fasi della Perizia

Una volta identificati i potenziali materiali pericolosi, è essenziale procedere con una perizia tecnica accurata, che si compone di diverse fasi:

1. Valutazione del rischio:
Si comincia con un'analisi preliminare della quantità e della localizzazione dei materiali pericolosi presenti nell'edificio, valutandone lo stato di conservazione e l'impatto potenziale sulla salute degli occupanti e sull'ambiente. Questa valutazione deve considerare l’utilizzo degli ambienti e il tempo di esposizione delle persone, stabilendo così il grado di urgenza per eventuali interventi.
2. Campionamento:
Il passo successivo è la raccolta di campioni di materiali sospetti, che devono essere prelevati in sicurezza e inviati a laboratori specializzati per un’analisi dettagliata. È fondamentale che il campionamento sia eseguito seguendo rigorosi protocolli di sicurezza per evitare la dispersione di fibre o particelle pericolose.
3. Analisi di laboratorio:
I campioni vengono analizzati in un laboratorio certificato, dove vengono identificati i componenti nocivi e misurati i livelli di concentrazione delle sostanze pericolose. Questa fase è cruciale per stabilire il tipo esatto di materiali presenti e la loro potenziale pericolosità.
4. Documentazione dei risultati:
Ogni passaggio deve essere meticolosamente documentato, compresi i risultati delle analisi e le raccomandazioni per la gestione o la rimozione dei materiali pericolosi. La documentazione servirà come base per gli interventi successivi e per garantire il rispetto delle normative vigenti.

Gestione dei Materiali Pericolosi
Una volta confermata la presenza di materiali pericolosi, è fondamentale adottare procedure specifiche per la loro rimozione e smaltimento. Tali interventi devono essere eseguiti da operatori specializzati e conformi alle normative nazionali e internazionali in materia di sicurezza ambientale e sanitaria.
Rimozione sicura:
La rimozione dei materiali pericolosi richiede l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati e l'adozione di misure che impediscano la diffusione di fibre o polveri nocive. Durante questa fase, è essenziale seguire le linee guida stabilite dalle autorità competenti, come la SUVA, per minimizzare i rischi di esposizione.
Smaltimento regolamentato:
I materiali raccolti devono essere conferiti a impianti di smaltimento autorizzati, in conformità alle normative vigenti. Il loro trattamento finale deve avvenire in siti sicuri e controllati per prevenire ulteriori contaminazioni.




Affidarsi ad Enti Autorizzati per la Sicurezza
La corretta gestione dei materiali pericolosi nell'edilizia è una responsabilità imprescindibile. Eseguire una perizia accurata rappresenta il primo passo per individuare i rischi e attuare le misure necessarie per la loro gestione sicura. Per garantire una gestione sicura e conforme dei materiali pericolosi, è indispensabile rivolgersi a enti certificati e specializzati. Lo Studio CHP Sagl di Pazzallo, con la sua esperienza pluriennale, è un partner di fiducia per l’identificazione e la gestione dei materiali nocivi in edilizia.